Pienza è in assoluto uno dei borghi più belli della Toscana, è immerso nelle dolci colline della Val d’Orcia in provincia di Siena e fa parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. E’ riconosciuta come una delle città rinascimentali più belle d’Italia.
Pienza gode di una posizione davvero strategica arroccata sulla cima di un colle, che domina tutta la valle dell’Orcia con una vista mozzafiato.
Impossibile non restarne affascinati.
La fortuna di Pienza è stata quella di aver dato i natali a Papa Pio II. Ma andiamo con ordine. Fino al 1462 Pienza era un piccolissimo borgo di nome Corsignano. Qui, nel 13405 nacque Enea Silvio Piccolomini che a 53 anni divenne Papa Pio II. Durante il suo papato tornò dopo tanti anni a Corsignano durante un viaggio verso Mantova. Trovò il paese natio in pessime condizioni di degrado e ne rimase molto colpito, a tal punto che decise di costruzione una nuova città ideale sopra l’antico borgo.
La città doveva essere una città utopica, che avrebbe dovuto incarnare i principi e la filosofia dell’età classica e del grande Rinascimento italiano: una cittadina armoniosa e con forme tipicamente quattrocentesche. Il progetto fu affidato all’architetto Bernerdo Rossellino, sotto la guida del grande umanista Leon Battista Alberti. In soli 3 anni venne realizzato il capolavoro. Un complesso di bellissimi ed armoniosi palazzi, esempio di città ideale umanista: la Cattedrale, la Residenza papale o Palazzo Piccolomini, il Comune, e l’incantevole piazza Pio II
Tutti gli edifici sono costruiti in pietra di travertino. E’ uno spettacolo godere del chiaro color miele tipico di questa pietra.
Si affacciano tutti sull’incantevole piazza che ha una forma trapezoidale con pavimentazione in mattoni a spina di pesce e oggi è considerata una delle più limpide realizzazioni degli ideali urbanistici del Rinascimento. Su di un lato della piazza, si erge il bellissimo pozzo, chiamato il “pozzo dei cani”.
Oggi è chiamata Palazzo Borgia poiché Papa Pio II lo donò al Cardinale Rodrigo Borgia, futuro Papa Alessandro VI. Oggi è sede del Museo Diocesano.
Sorge proprio dove era posta l’antica pieve di Santra Maria. Il tetto a due spioventi ricorda le chiese gotiche francescane. Al suo interno diversi pregevoli dipinti tra cui l’Assunzione de Il Vecchietta e la Madonna in Trono con Bambino tra i Santi di Matteo di Giovanni. Sul timpano della facciata campeggia lo stemma Piccolomini circondato da un festone di frutta.
Il Palazzo Comunale si contraddistingue per la sua torre con orologio bassa e grossa, che all’interno conserva un pregevole affresco di scuola senese del Quattocento con la Madonna col Bambino e i patroni di Pienza
E’ molto più antica della città di Pienza, in quanto esiste dal VII secolo. Ci si arriva con una breve passeggiata lungo il fianco della collina. Questa chiesa romanica ha tre navate ognuna con un altare e sulla destra si può vedere la fonte battesimale originale: fu qui che furono battezzati Papa Pio II e suo nipote Papa Pio III. Il capitello dell’ultima colonna sulla sinistra ha una scultura del serpente regolo, una divinità romana ancora presente quando la chiesa fu costruita. Si tratta di una delle poche rappresentazioni del serpente regolo sopravvissuta nella sua forma originale ai giorni nostri.
Pienza non è solo la città ideale, ma è anche la città del cacio. Il pecorino of Pienza è un formaggio molto saporito, più o meno stagionato, fatto con il latte di pecora, molto rinomato e veramente buonissimo. Nelle strade della città ci sono tantissime botteghe dove gustarlo.
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