1896: LA LOTTA DELLE TRECCIAIOLE
Arriva la fama e arriva anche la concorrenza, a prezzi più bassi. E la crisi fu dura. Contro il diminuire progressivo dei salari, nel Maggio 1896 prende avvio la protesta delle trecciaiole.
La prima sollevazione, al grido di “pane e lavoro”, si ha a Peretola; seguono Campi, Brozzi, Signa e Lastra.
Ma in breve tempo, si estende a tutta l’area della piana fiorentina e pratese e per numero di persone coinvolte e area territoriale interessata, le manifestazioni saranno tra le più ampie dell’ottocento italiano.
“Barrocci” di fattorini pieni di trecce sono bruciati, tram a vapore che portavano manufatti fermati.
A Lastra un corteo di donne partito da Signa e accresciutosi strada facendo, provoca tumulti che costringono alla chiusura la fabbrica Santini.
L’anno seguente ancora Signa e Lastra saranno al centro di scioperi di trecciaiole per una paga migliore.
Ai primi del novecento, con la ripresa di domanda per il “cappello di paglia di Firenze”, la crisi sarà infine superata.