Castiglione della Pescaia

LE ORIGINI: UN ANTICO BORGO SULLE RIVE DI UN LAGO

Castiglione della Pescaia in tempi lontani sorgeva su un lago poi colmato dai detriti trasportati dai fiumi e dalle bonifiche: la vera “peschiera” di Castiglione era legata all’antico lago, non al mare. Castiglione della Pescaia oggi è meta di turismo balneare internazionale. Le sue spiagge e il suo mare da anni conquistano la bandiera blu e il suo porticciolo ospita molte barche turistiche oltre ai pescherecci che ogni sera arrivano carichi di pesce. Ma prima di essere borgo di mare era un borgo di lago.

IL CASTELLO PISANO

Castiglione della Pescaia fu infatti un importante centro fortificato fin dall’epoca etrusco-romana. che domina la costa e la foce/porto canale del fiume Bruna. Intorno all’anno mille il territorio di Castiglione della Pescaia fu sotto il controllo dei Pisani, che eressero il Castello (la Torre Pisana con base di pietra squadrata, originariamente una torre di avvistamento) e fortificarono le mura. Il nucleo più antico, di cui non resta quasi nulla, si trovava in pianura, in località Paduline e si affacciava sul lago. Anche la cinta muraria pisana della parte bassa del paese non ha lasciato tracce, ad eccezione della “Portaccia”, di cui resta solo l’arco esterno. Successivamente al dominio Pisano il paese attraversò una fase di prosperità fino a divenire un libero comune in epoca duecentesca. Nel 1300 la forte crisi economica, le incursioni piratesche unite alla peste del 1348, e la malaria causarono l’abbandono del borgo basso. La popolazione si spostò nella zona alta, attorno al castello del quale vennero rafforzate le fortificazioni.

Dopo un breve periodo sotto il controllo dei Piccolomini di Siena, alla metà del Cinquecento il paese venne conquistato temporaneamente dagli Spagnoli prima di entrare a far parte del Granducato di Toscana.

LA PESCHIERA

Un grande lago salato chiamato dai Romani Prile, si estendeva da una parte fino a Grosseto e Roselle e dall’altra a Vetulonia. In età moderna era conosciuto come Lago di Castiglione.

Svolgeva un ruolo importante nell’economia, un vero e proprio porto canale. Era inoltre un immenso bacino ittico tanto che fu la peschiera per antonomasia per tutto il periodo medievale, al punto di conferire il proprio appellativo a Castiglione detto appunto della Pescaia.

 

LA BONIFICA

 Il borgo era densamente abitato e fortemente sfruttato e per questo l’impaludimento divenne incontenibile. La bonifica del territorio fu attuata dai Lorena. Siamo nel 1767 quando Leopoldo II d’Asburgo Lorena inaugurò il progetto di Leonardo Ximenes: una bonifica intelligente che interveniva sull’ambiente naturale senza trasformarlo, ma aiutandolo a vivere e svilupparsi come d’altra parte avevano saputo fare a Venezia i cittadini della laguna.

LEONARDO XIMENES

 Leonardo Ximenes, era un ingegnere idraulico, astronomo e matematico nato a Trapani nel 1716. Fu chiamato in Toscana al servizio del Granduca e il suo nome è legato soprattutto alla progettazione della Casa Rossa di Castiglione della Pescaia e all’Osservatorio Astronomico di Firenze. Entrambi portano il suo nome.

 

LA CASA ROSSA XIMENES

 La Casa Rossa o Fabbrica delle Cateratte sarebbe dovuto essere il fondamentale elemento di risanamento della palude perché regolava il flusso e il deflusso delle acque verso il mare. Questo processo debellava la mal’aria: Ximenes credeva che la terribile malattia fosse dovuta ai miasmi che si sollevavano dalle acque stagnanti, invece che alla zanzara anofele.

Fu per tale motivo che il progetto fu considerato fallimentare e nel 1827 fu costruito un nuovo ponte più ampio e con cateratte mobili in corrispondenza della foce del Bruna. 

LA DIACCIA BOTRONA

La palude della Diaccia Botrona è ciò che resta della grande zona paludosa dell’antico lago Prile

L’area è una fra le più importanti d’Italia, poiché possiede un raro e significativo ecosistema che ospita un’incredibile varietà di microrganismi viventi, sia vegetali che animali. E’ una vera e propria “banca genetica” che dà un grande contributo al mantenimento della biodiversità della zona. Nonostante la sua importanza e bellezza è poco conosciuta e quasi per niente frequentata.
Il periodo primaverile e autunnale è sicuramente il migliore per visitarla. All’inizio dell’autunno
si assiste alla graduale partenza degli uccelli migratori e al passaggio di quelli che sosteranno nell’area solo per alcuni giorni,
per poi ripartire verso Sud.

Ottobre è uno dei mesi più suggestivi poiché la vegetazione palustre assume colori straordinari
tingendosi del rosso della salicornia e del viola dei fiori di Limonium (statice) e di Aster.

Nei mesi invernali il padule è animato da una moltitudine di uccelli, un vero paradiso per i “birdwatchers” che possono
osservarli nel loro ambiente naturale mentre si alimentano, si toelettano, si riposano o cercano di sfuggire ad un predatore.

CASTIGLIONE OGGI

Come un tempo il borgo è ancora nettamente diviso in due: la parte bassa, oggi più moderna, che una volta si affacciava sul lago ormai bonificato e il borgo alto medievale che si inerpica fino al castello. Da qui si possono ammirare stupendi panorami della costa. Verso nord sono visibili le Rocchette e l’isola d’Elba, verso sud la vista spazia sulla palude della Diaccia Botrona e verso i Monti dell’Uccellina, il Parco Naturale della Maremma, l’Argentario e l’isola del Giglio. Nelle giornate terse è visibile l’isola di Montecristo e a volte anche le montagne della Corsica

Tuscany è un marchio di CARTIERE CARRARA S.p.A. – V.le S. Lavagnini, 41 – 50129 Firenze (FI), Italia – info@www.labellezzadellacarta.itPrivacy