LA MESSA IN SCENA DELLO SPETTACOLO E LE SCULTURE GIGANTI
Circa 8000 posti vengono allestiti e immediatamente smontati dopo lo spettacolo, quando in scena va di nuovo la natura con lo scorrere delle sue stagioni. Interventi poco invasivi, che sfruttano la scenografia naturale. Ogni anno infatti dal laghetto, emerge un’imponente scultura, sempre diversa, che fa da quinta al palcoscenico: la prima e la più famosa, diventata simbolo del teatro stesso, raffigura un volto umano ed è stata eseguita dallo scultore polacco Igor Mitoraj.
L’anno dopo, il 2007, fu Arnaldo Pomodoro a creare la scultura e fino ad oggi si sono susseguiti artisti importanti. Nel 2013 dal gruppo Naturaliter vennero installate due statue, chiamate “Presenze”, in riferimento a “I giganti della montagna”, dramma incompiuto di Luigi Pirandello.
Vilhelm Hammershøi e Edward Hopper: i pittori del silenzio.
Il teatro di Lajatico si inserisce nel filone artistico che celebra il silenzio, l’introspezione, la solitudine e la riflessione. Filone che è stato ben presente nella produzione poetica a cavallo tra Ottocento e Novecento: l’io diviene centrale per comprendere i movimenti e le inquietudini dell’animo umano.
I pittori del silenzio e della solitudine più famosi sono il Danese Hammershøi prima e l’americano Edward Hopper.
Lajatico e dintorni
Lajatico è un borgo medievale stupendo, circondato da paesaggi di una struggente bellezza.
A pochi chilometri, oltre alle città toscane più conosciute, segnaliamo Volterra, bellissima città etrusca; Peccioli dove si trova un parco preistorico nel quale “vivono” parecchi dinosauri a dimensione naturale e Montaione in provincia di Firenze.
Fonti: http://www.valderatoscana.it/teatro-del-silenzio-lajatico/