Il Parco Sculture del Chianti

Sembra di essere in un mondo incantato, o su un altro pianeta, tant’è forte l’emozione di camminare in mezzo ad un bosco incontaminato dove si manifestano qua e la sculture meravigliose. Ognuna offre una sensazione unica, ognuno trova la sua propria dimensione. Il parco appare quindi diverso da visitatore a visitatore, in base ai propri sentimenti e alla propria ricettività.

LA STORIA DEL PARCO

Nato dall’idea e dal lavoro di Piero e Rosalba Giadrossi, che abitano in fondo alla strada proprio dietro la galleria d’arte, fu realizzato nel 2004. Adesso è gestito da un’associazione e l’intero incasso ricavato dalle visite viene utilizzato per la manutenzione. Pietro e Rosalba continuano ad occuparsi del Parco.

UN CONNUBIO TRA ARTE E NATURA

Il Giardino di Boboli a Firenze, creato nel 16° secolo è uno degli esempio più famosi tra quelli che hanno dato vita alla tradizione italiana delle opere d’arte site-specific, cioè realizzate appositamente per essere inserite e contestualizzate in un determinato ambiente. Il Parco Sculture del Chianti si inserisce in questa tradizione, dove l’interazione delle loro opere d’arte con la natura e l’ambiente dove sono state inserite in questo caso si amplifica in una maniera unica. Questo per due motivi principali: sono stati scelti artisti artisti provenienti da 26 Paesi nei cinque continenti. Sono stati invitati alcuni giorni nel parco. Lo hanno abitato, vissuto, sono stati ore ed ore al suo interno, passeggiando e soffermandosi in vari punti. Ognuno ha scelto il suo angolo, in base alle proprie sensazioni. Ed ha creato l’opera appositamente per quello spazio, tenendo conto degli alberi intorno, delle pietre, della vista circostante, degli odori, dei suoni, dei colori. L’integrazione tra intervento umano e natura raggiunge quindi il massimo livello: qui l’opera dell’uomo non tende a prevaricare la natura, ma ad integrarla ed esaltarla.

UN’OPERA CONTINUA

 

Non solo. Le installazioni e le sculture continuano ad essere aggiunte, quindi gli artisti scelgono lo spazio anche in base alle opere già esistenti. Si crea quindi un’opera continua, ogni singola creazione è parte integrante del tutto dando un senso di armoniosa continuità.

Tutto il mondo si ritrova qui in armonia, creando qualcosa di unico, tutti insieme. Se quello che viene fatto dagli artisti di ogni continente per questo parco fosse fatto dai politici per il pianeta l’armonia diventerebbe una condizione di vita quotidiana. Il Parco Sculture del Chianti ci dimostra che un modo di vivere diverso può esistere.

LA DIVERSITA’ CHE UNISCE

Un’ampia gamma di materiali differenti, dai più tradizionali come il marmo ed il granito, ai più moderni come le luci neon e il suono: le opere del Parco dimostrano che la differenza nel suo insieme crea un profondo senso di armonia.

L’ITINERARIO

L’itinerario si snoda lungo un sentiero di 1 km all’interno del bosco. E’ facilmente accessibile anche alle famiglie con bambini. Si trovano anche due aree pic-nic: nelle belle giornate è magico mangiare un panino in questo mando incantato.

L’ANFITEATRO

 

E’ di fatto una delle opere presenti nel parco. Realizzato nel 2009 con un palco minimalista composto da 4 grandi lastre di marmo bianco di Carrara e granito nero dello Zimbabwe installate sopra il palco stesso. La platea segue l’andamento del terreno attraverso terrazzamenti dove si siedono gli spettatori, tra i quali alcuni “permanenti”: Alfred Hitchcock, Federico Fellini, Laurel e Hardy e Charlie Chaplin. L’acustica è formidabile: durante l’estate vi vengono organizzati concerti all’aperto ogni martedi al tramonto.

Il programma qui: https://www.chiantisculpturepark.it/eventi/

PIEVASCIASTA BORGO D’ARTE CONTEMPORANEA

Il Parco ha ormai raggiunto i suoi limiti di spazio. Dal 2012 si estende nel vicino paese di Pievasciata, coinvolgendo sia abitanti che enti pubblici in un progetto di trasformazione della cittadina in un meraviglioso Borgo di Arte Contempranea. Nell’installare le opere sono state coinvolte famiglie, cittadini del borgo ed istituzioni. L’obiettivo è quello di valorizzare ulteriormente il Chianti, un territorio già famoso per il suo vino e per i suoi borghi pittoreschi.

LE VISITE

Il parco è aperto tutti i giorni dalle 10 al tramonto. E’ consigliabile chiamare prima, però, nel periodo compreso tra novembre e marzo (0577-357151) per aver conferma degli orari.

L’APP ChiantiPark fornisce una spiegazione uditiva delle varie sculture, dei relativi artisti, dei materiali usati e del concept che l’artista cominuca attraverso la propria opera d’arte. Presso la biglietteria è comunque possibile noleggiare un dispositivo audio-guida.

https://www.chiantisculpturepark.it/

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