L’ORIGINE DEL NOME
Anticamente si chiamava solo Loro, dal latino laurus (“alloro”), in onore delle piante di alloro della zona. Il nome lo troviamo per la prima volta in documenti risalenti al 1059. Nel 1863 fu aggiunto il nome del torrente Ciuffenna, attestato in documenti del 1037 come Iofinne.
UN PO’ DI STORIA
Tito Livio nel XII libro della sua opera Ab Urbe Condita Libri ci dice che l’area sulla quale sorge oggi Loro Ciuffenna fu abitata anticamente dagli Etruschi: grazie alla lastricazione della via consolare Cassia Vetus si sviluppò un fiorire dei commerci e di scambi culturali che favorirono urbanizzazione e sviluppo sociale.
Alla caduta dell’Impero romano d’Occidente le comunità dell’altopiano valdarnese passarono a fasi alterne sotto Bizantini e Longobardi. La prima menzione ufficiale del borgo di Loro risale ad un documento del 1059 con il quale i Conti Guidi concedevano in subfeudo il castello signorile al nobile Ugo. Documenti di poco successivi dimostrano come la zona fosse oggetto di discreto interesse dei potentati locali, ivi compreso il Vescovo di Arezzo.
Nel 1293 la Repubblica Fiorentina assunse il controllo diretto del borgo e delle terre vicine. Fu in questo periodo che Loro assunse la conformazione architettonica attuale, grazie all’ aumento degli investimenti ad opera soprattutto dei ricchi cittadini fiorentini ed aretini: la Porta dell’Orologio con la caratteristica Torre Rossa, un intrigo di vicoli scuri, archi, case a strapiombo sul fiume, silenzio e vento che si insinua tra i vicoletti. Strade di pietra che conducono al “fondaccio”, come è chiamata la parte finale del borgo dove si trova la piazza con vista panoramica. Intorno boschi, piccole chiese e frazioni che meritano una visita. Luoghi pieni di natura, di storie e di leggende.