LO ZAFFERANO NELLA STORIA
Le più antiche raffigurazioni dello zafferano sono le pitture parietali micenee delle “Raccoglitrici di zafferano” nell’isola di Santorini (Museo Archeologico di Thera) e del “Raccoglitore di Zafferano”, proveniente dal Palazzo di Knosso a Creta.
Lo troviamo per la prima volta menzionato in un papiro egiziano del 1550 a.C. Lo citano spesso Virgilio, Plinio e altri cronisti della classicità. Gli antichi scrittori narrano che i Romani lo scioglievano nel vino per spruzzarlo nei teatri, sui roghi, nei talami e nei capelli. Utilizzavano inoltre i fiori di zafferano per coprire le strade al passaggio dei principi e degli imperatori e la leggenda vuole che Isocrate, prima di coricarsi, profumasse con lo Zafferano i guanciali del suo letto.
Era usato prevalentemente come medicamento, colorante e cosmetico.