Van Gogh non smetteva mai di dipingerli tanto ne era affascinato. Gialli, intensi, lunghi, tutti rivolti verso il sole nelle ore più calde, per poi chinarsi al tramonto e rialzarsi di nuovo al mattino. Sono i girasoli, fiori bellissimi, sinonimo d’estate.
Il nome scientifico di Questo splendido fiore è Helianthus annuus. Appartiene alla famiglia delle Asteracee, è grande con lunghi petali. Il nome rimanda alla lingua greca, in cui helios significa sole e anthos fiore. Questo nome è stato coniato perché la pianta ha la particolarità di orientarsi in direzione del sole (eliotropismo). Il fiore può arrivare sino a 4 metri di altezza ed è sostanzialmente un agglomerato di più inflorescenze, chiamate capolini. Il numero di queste dipende dalla qualità di girasole. I semi di questa pianta sono commestibili e molto apprezzati, sia dall’uomo che da molti animali. Le tipologie di girasole sono diverse, più o meno grandi: dal mammut al girasole nano.
Chi di noi non si è fermato almeno una volta a fotografarli quando appaiono tutti insieme dietro una curva distesi in fila sul campo? O il nostro umore è cambiato alla vista di una distesa gialla che sale sul pendio di una collina a bordo della strada? In Toscana capita certamente più volte ogni anno, visto che, insieme a Marche e Umbria, è la regione con più coltivazioni di girasole.
Il girasole non è propriamente legato alle tradizioni colturali della Toscana, da sempre interessate soprattutto da frumento, vite e olivo. Un contadino toscano della fine dell’800 o dell’inizio del secolo non riconoscerebbe certo più le sue terre al giorno d’oggi. La coltivazione del girasole in Toscana è iniziata infatti dopo, nella provincia di Grosseto, in Maremma, che con le sue distese soleggiate, è una terra adatta a questo tipo di coltivazione, che necessita di terreni non particolarmente fertili, ma di campi pianeggianti o al massimo in mezza collina. Dal grossetano i girasoli si sono quindi estesi anche alle altre province e anno dopo anno hanno macchiato sempre più di giallo la campagna toscana.
Possiamo iniziare a vedere comparire i girasoli all’inizio di giugno, quando spuntano boccioli verdi. E’ il primo indizio: di li a poco si manifesteranno in tutto il suo splendido giallo intenso. La trasformazione non avviene prima di luglio e durerà fino agli inizi di agosto per poi assestarsi fino a fine mese.
I girasoli costituiscono una rotazione di colture che spesso cambia posto. Quindi se individuiamo un campo di girasoli non è detto che rimanga li per anni. Detto questo, ci sono delle zone in Toscana dove è possibile trovare splendide distese ogni anno, perché se anche si spostano, rimangono nel raggio di pochi km. Zone insomma dove la coltura del girasole fa da padrona al pari della vite e dell’olio (a volte anche di più).
Eccone alcune:
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