Malfredo la guardia del cassero: “guaita, guaita male, non magiai ma’ mezo pane…”
Il cancelliere trascrive le testimonianze sulla pergamena nel latino dell’epoca, ma quando a testimoniare sono i popolani trascrive le loro parole esattamente come le pronunciarono: in volgare, appunto.
La più importante testimonianza è quella di Pochino detto Pietro, il quale, per testimoniare che il podere di Casamagi appartiene alla corte di Travale, riferisce le parole di Malfredo di Casamagi che faceva la ‘guaita’ (guardia) a Travale: “sero ascendit murum et dixit: guaita, guaita male non magiai ma’ mezo pane”.
Il testimone riferisce cioè che Malfredo quella sera mentre saliva sugli spalti del castello di Travale, disse: “La guardia fa male la guardia: non mangia che mezzo pane”, affermando cioè a malincuore che era stanco di fare la ‘guaita’ (guardia), servizio a malapena ricompensato con un pezzo di pane.