DA GINESTRATA A ZABAIONE
In alcuni antichi ricettari la Ginestrata viene associata allo “Zabaglione”, tanto che Maria Attilia Fabbri Dall’oglio nella sua opera “Civiltà della tavola” afferma che lo Zabaione potrebbe essere considerato l’evoluzione della Ginestrata “per la presenza, insieme alle uova, allo zucchero, alle spezie, del vino, elemento tipico del citato “Zabaglon” del Codice Bühler 19, ricettario anonimo sul finire del Quattrocento di area napoletana, mancante, però, nella ginestrata”
Ecco perché la Ginestrata è chiamata zuppa, minestra, crema o bevanda (in questo caso viene servita in tazza). Oggi in disuso perché non è più attuale accostare il dolce al salato, per la sua bontà merita assolutamente di essere riscoperta.