La festa de’ Magi a Firenze

A Firenze si possono ammirare diversi capolavori che raffigurano i Re Magi: opere dell’Angelico, del Botticelli, di Leonardo, di Filippo Lippi, del Gozzoli, ma anche laudi, come quella di Feo Belcari del 1485 che si intitola: “Dell’offerta de’Santi Magi” e recita: “Offerite tre doni al dolce Dio, Siccome e’ Santi Magi con gran fede: oro incenso e mina col cor pio. E troverete Dio pien di merzede”.

Oppure la laude della madre di Lorenzo il Magnifico, Lucrezia Tornabuoni, che recita: “E’ Magi son venuti dalla stella guidati, co’ lor ricchi tributi, in terra inginocchiati e molto consolati, adorando il Messia”.

Ma perchè a Firenze tanto fiorire di opere d’arte dedicate ai Re Magi?

Siamo nel XV secolo quando a Firenze nacque una Compagnia che in poco tempo fu composta da diverse centinaia di persone. Era la Compagnia di laici chiamata “Dei Santi Re Magi” o “Della Stella”. Aveva sede nella Chiesa di San Marco e i suoi membri seguivano regole a carattere religioso, come tante altre compagnie, ma avevano come caratteristica la particolare devozione per i tre Magi Melchiorre, Gaspare e Baldassarre, i regali sapienti dediti all’astronomia che rappresentavano le stirpi giapetica, semitica e camitica. Come sappiamo furono i primi ad annunciare la nascita di Cristo nel mondo, dopo essere entrati a Betlemme, guidati dalla stella cometa, per adorare Gesù Bambino con le rispettive offerte di oro, incenso e mirra.

La Compagnia e i Medici

I Medici, come i Magi, erano dediti al sapere e amanti delle arti e quindi erano molto rispettosi e riverenti verso i tre regali orientali. Fu proprio Cosimo il Vecchio a far sì che la sede della Compagnia fosse in San Marco dove si riuniva inizialmente nella splendida cappella della sacrestia e successivamente nella vicina sala del Capitolo dove il Beato Angelico affrescò la Crocifissione.

La festa de’ Magi

La Compagnia divenne da subito famosa a Firenze per la “Festa de’ Magi”. Dapprima ogni 3 anni e dal 1447 ogni 5 la Compagnia organizzava una maestosa festa per l’Epifania, che si svolgeva imponente e per le vie del centro. Seppur nata precedentemente la prima esplicita menzione della Festa si ha soltanto nel 1417. In un documento si dice infatti che la Signoria decise di sovvenzionare la “compagnia de ‘Magi que in ecclesia sancti Marci de Florentia congregatur” per rendere ancora più fastoso e maestoso il corteo del 6 gennaio di quell’anno.
La Festa ruotava intorno alla rievocazione dell’ultima tappa del viaggio dei Re Magi ed era detta “la cavalcata dei Magi”. Era composta da tre cortei separati che si riunivano poi davanti al Battistero (a partire dal 1429, in piazza della Signoria) e proseguivano uniti fino alla Basilica di San Marco per adorare Gesù Bambino con canti e una preghiera che recitava così:

“Noi siamo i tre re venuti dall’Oriente
che abbiam visto la stella
annunciare la novella del Signore.
Per monti, piani e valli
lungo è stato il cammino
in cerca del divino Redentore”.

La festa era particolarmente sfarzosa. Ai cortei prendevano parte i membri della Compagnia – che erano centinaia – vestiti con abiti preziosi ed erano esibite le mercanzie più lussuose trasportare da una moltitudine di animali da soma anch’essi ricoperti di stoffe preziose.
La Festa era talmente bella che nel 1459 Benozzo Gozzoli nel dipingere il viaggio dei Magi a Betlemme commissionato da Cosimo il Vecchio per affrescare la cappella di palazzo Medici, si ispirò alle celebrazioni che si allestivano in città per l’Epifania, includendovi i membri della famiglia Medici, compreso Giuliano e il più famoso fratello Lorenzo.
Nella Compagnia erano nominati appositi “festaiuoli” i quali, secondo un decreto della Signoria, dovevano ricevere il massimo rispetto dagli altri confratelli.

Nel 1494 dopo la cacciata dei Medici da Firenze la Compagnia dei Magi venne soppressa e i suoi locali ceduti ai frati di San Marco.

La festa oggi

Dopo 5 secoli l’Opera di Santa Maria del Fiore ha voluto riprendere quest’antica tradizione. L’occasione furono i festeggiamenti per i 700 anni della fondazione della Cattedrale, nel 1997. Da allora il 6 gennaio di ogni anno l’Opera di Santa Maria del Fiore organizza un solenne corteo di figuranti con in testa i Re Magi a cavallo, in sontuosi abiti di seta ispirati a quelli dell’affresco di Benozzo Gozzoli. Il corteo parte da Palazzo Pitti e attraversa il centro di Firenze. La manifestazione si svolge, sotto gli auspici dell’Arcidiocesi e del Capitolo del Duomo, con il patrocinio del Comune di Firenze e la partecipazione dei comuni della provincia. La tradizione si rinnova e con essa rimane viva l’antica memoria della “Compagnia dei Santi Re Magi” di Firenze.

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