Il mistero del SATOR di Campiglia Marittima

Da più di 1000 anni sulla collina all’interno del cimitero situato al di fuori del paese di Campiglia Marittima, sorge un’antica Pieve dedicata a San Giovanni Battista.
 Qui l’atmosfera è magica e il mistero si sprigiona dalle mura della Pieve che proprio per la sua imponente semplicità suggerisce segreti non ancora svelati.

La pieve

E’ uno splendido esempio di romanico toscano e fu costruita nel 1173, ma le sue origini sono più antiche perché si trova già citata in una bolla pontificia del 1075. La Pieve quindi esisteva già nel tempo di massimo splendore dei Templari, misteriosi monaci-guerrieri che, per due secoli, hanno rappresentato una delle maggiori potenze economiche ed esoteriche del medioevo. 

Ed è un’ iscrizione misteriosa che compare sul fianco esterno alla sinistra della facciata appena al di sotto del tetto che collega la Pieve all’Ordine dei Templari. Qui, come in molte altri edifici in Europa che sono appartenuti all’Ordine, si trova il misterioso palindromo del Sator.

Il mistero del SATOR

Nella Pieve di Campiglia la scritta è scolpita in forma lineare, a differenza dei più noti Sator disposti a forma di quadrato.

Il palindromo si apre con la lettera M seguita dalla lettera S e si conclude con le lettere MCSS.

Queste due abbreviazioni, fanno ipotizzare che il luogo dove sorge la  Pieve di San Giovanni sia stato uno Spedale della Militia Christi Sancti Sepulcri, titolo del quale frequentemente si era fregiato l’Ordine del Tempio. 

I Templari avevano le loro Magioni lungo le principali vie percorse dai pellegrini verso la Terrasanta, e dunque anche lungo l’Aurelia, lungo la costa tirrenica. Ecco dunque come si spiega il «Sator» sulla parete laterale della Chiesa di San Giovanni a Campiglia.

Perché i Templari hanno inserito questa iscrizione sia in forma orizzontale (come nella Pieve di Campiglia), sia nella più diffusa forma di quadrato in molte chiese e castelli d’Europa? Quale è il significato di questa scritta magica?

Foto3_ok

Il quadrato magico

É un’iscrizione latina composta dalle cinque seguenti parole: 

  • SATOR
  • AREPO
  • TENET
  • OPERA
  • ROTAS

La loro giustapposizione, nell’ordine indicato, dà luogo a un palindromo, vale a dire una frase che rimane identica se letta da sinistra a destra o viceversa.
Disponendo le parole su una matrice quadrata si ottiene una struttura che ricorda quella dei quadrati magici di tipo numerico. Le cinque parole si ripetono se vengono lette da sinistra a destra e da destra a sinistra, oppure dall’alto al basso o dal basso in alto. 

Al centro del quadrato, la parola TENET forma una croce palindromica. É visibile su un numero sorprendentemente vasto di reperti archeologici, sparsi un po’ ovunque in Europa. Gli esemplari più antichi e più celebri sono quello incompleto rinvenuto nel 1925 durante gli scavi di Pompei, inciso su una colonna della casa di Paquio Proculo e quello trovato nel novembre del 1936 su una colonna della Palestra Grande, sempre a Pompei.
In Toscana si trova incisa su una pietra del Duomo di Siena.

I significati

Da secoli sono state elaborate varie teorie su quale sia il significato di queste parole e il perché venissero trascritte: il fascino che suscitano è grande e misterioso. Dalla magia all’esoterismo il quadrato del Sator è stato studiato, tradotto e interpretato in vari modi. Ma la verità ancora non è certa. Quello che c’è di sicuro è che da sempre ad esso sono stati associati strani poteri. 

In un primo tempo si credeva fosse una invenzione medievale, ma nel 1868, tra le rovine di Cirencester si rinvenne un quadrato del III secolo. Si pensò allora , che fosse una croce dissimulata, il modo con cui gli antichi cristiani veneravano la croce.
Ma a Pompei, durante una campagna scavi, fu trovata una raffigurazione del quadrato che da allora fu chiamato latercolo pompeiano. L’ipotesi del culto cristiano veniva quindi a cadere. Siamo andati poi verso l’esoterismo e il mistero è cresciuto ancora di più.

Il Quadrato e i Templari: una possibile interpretazione

Una recente interpretazione che sembra la più convincente ci dice che il mistero del Sator lega Templari e Maestri Costruttori. La scritta riguarderebbe il mistero dell’universo, il santo Graal ovvero ciò che si nasconde dietro il pluriforme simbolo del Graal.
La traduzione sarebbe:

S A T O R

A R E P O

T E N E T

O P E R A

R O T A S

ovvero

Il Creatore

a cui tendo

sostiene

con la sua azione

le sfere celesti.

Il segreto dei segreti: il mistero della creazione

Ponendo il SATOR sulle mura di chiese e castelli i Templari hanno evidenziato il collegamento con l’arte della costruzione: chi costruisce si pone come creatore umano ad imitazione del Grande Architetto dell’Universo e quindi l’opera architettonica ripete le leggi divine.
L’arte della costruzione è sempre stata custodita e trasmessa da maestro a discepolo. La Conoscenza segreta dei Maestri Costruttori, espressa in un enigma, si tramanda ai posteri. Gli architetti di diverse tradizioni ed aree geografiche si sarebbero dunque tramandato un segreto che ha fatto sì che l’arte della costruzione rappresentasse per eccellenza un percorso iniziatico.

Tuscany è un marchio di CARTIERE CARRARA S.p.A. – V.le S. Lavagnini, 41 – 50129 Firenze (FI), Italia – info@www.labellezzadellacarta.itPrivacy