Il burattino più famoso del mondo

Nel 2015 l’agenzia di traduzione americana 7Brands Inc. condusse una ricerca sui libri più tradotti al mondo e ne stilò una classifica speciale: al primo posto c’era Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry con 253 traduzioni; e al secondo, staccato di sole 13 lunghezze, Pinocchio di Carlo Collodi (l’unico italiano in classifica)

Scoprimmo quindi che tutto il Pianeta conosce le avventure di Pinocchio, ma forse in pochi sanno che il burattino più famoso del mondo è nato in Toscana, precisamente in un paese vicino a Pistoia di nome Collodi.

A Collodi nacque la madre di Carlo Lorenzini, scrittore fiorentino, che in arte si faceva chiamare Carlo Collodi. Fu dalla smisurata fantasia di questo artista che presero forma, uno dopo l’altro, Pinocchio, il burattino che diventa bambino, Geppetto, il falegname che diventa babbo, la fata turchina, il grillo parlante, Lucignolo l’amico scapestrato, mangiafuoco e via via tutti gli altri personaggi.

E il libro è cresciuto pagina dopo pagina e ha riempito di amore ed emozione tutti i cuori del mondo, generazione dopo generazione

Il parco di Pinocchio

Nel paese di Collodi c’è un parco bellissimo, pieno di alberi, di piante e di fiori. Nel 1956 la grande idea degli abitanti: trasformare questo luogo magico, dove Carlo Collodi giocava da piccolo, in un parco dedicato a Pinocchio e a tutti gli altri personaggi della favola. Un parco dove il libro diventa realtà. E così, molto lontano dagli effetti speciali stile americano con cui Disney aveva progettato un anno prima in California il suo “roboante” Disneyland, fu commissionata a vari scultori la realizzazione dei differenti personaggi che si incontrano lungo il percorso magico che si snoda nella natura e ripercorre le vicende raccontate nel libro attraverso le opere d’arte: come la scultura di Pinocchio e la Fata di Emilio Greco o le sculture di Pietro Consagra tra cui il Carabiniere messo a gambe larghe lungo il sentiero, oppure il Gatto e la Volpe o il Grande Pescecane di Augusto Piccoli (che Disney ha trasformato in balena) dove i bambini possono entrare dentro e salire fin sulla testa da cui si ammira tutto il Parco. Affacciato su un’ampia vasca, il grosso animale in muratura emette a intervalli regolari degli ampi spruzzi d’acqua. Più avanti troviamo il labirinto in edera, dove si fa a gara a chi riesce ad uscirne per primo, le giostre con i cavalli, i laboratori a cura dello staff del parco, il piccolo teatro delle marionette, la funivia, il castello di corde, la scacchiera gigante ed altri giochi sparsi nel giardino.

Il Giardino Garzoni e La Casa delle Farfalle

Vicinissimi al parco di Pinocchio ci sono altre 2 meraviglie da visitare. Una è il Giardino Garzoni, fra i giardini più belli d’Italia. Passeggiarvi è un’esperienza davvero unica: vialetti curati, aiuole fiorite, fontane con i tradizionali giochi d’acqua e imponenti statue. Il relax è assicurato. L’altra è la Casa delle Farfalle: un’imponente serra che racchiude un giardino esotico abitato da oltre 1000 specie di farfalle coloratissime che volano tutte intorno ai visitatori.

Il paese di Collodi

Come tutti i paesi che si trovavano in una posizione geografica strategica, Collodi ha avuto una storia molto travagliata fin dalla sua nascita, nel XII secolo. La sua vicenda è segnata dalle vicissitudini della famiglia Garzoni, Ghibellini e che quindi ebbero sempre come nemica la Guelfa Firenze. Così quando i fiorentini consolidarono il loro potere in Valdinievole (nel 1339), furono costretti a emigrare a Lucca, dove vennero accolti con benevolenza. Carlo Lorenzini ha passato l’infanzia in questo borgo magico e sicuramente l’ atmosfera e la vita che scorreva tranquilla ha alimentato la sua fantasia. Il Castello di Collodi, come viene anche chiamato, appare come una vera e propria “cascata” di case piccole che si arrampicano sul pendio di un colle scosceso, disposte sui lati di due triangoli che si toccano con i vertici. Al vertice superiore c’è l’Antica Rocca, alla base invece, la maestosa Villa Garzoni, che sorge sulle rovine dell’antico Castello medievale e che sembra sorreggere l’intero borgo. Passeggiando per le viuzze del paese si osserva con stupore il perfetto stato di conservazione. Si possono ancora ammirare le pietre che lastricano le piccole vie in mezzo alle case, i resti delle strutture fortificate come alcune porte del borgo e in cima la Pieve di San Bartolomeo, da dove si gode di uno splendido panorama.

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