La Lana e La Luce
Due elementi che hanno sempre fatto parte della vita di Francesca, fin da bambina. A casa c’erano tante ceste di fili bellissimi e colorati che la nonna lavorava ogni giorno mentre le insegnava l’arte di lavorare a maglia.
La sera, dalla finestra della sua cameretta, Francesca guardava per interminabili minuti la luce del faro del porto di Piombino, quel potente e lunghissimo fascio intermittente, speranza e gioia di ogni marinaio. E di Francesca, che con la mente navigava lontano.
Un giorno non ebbe più voglia di lavorare i filati in modo tradizionale e con la lana iniziò a creare “gioielli”: collane, orecchini, anelli, segnalibri e portachiavi interamente fatti a mano con filati di lana, ciniglia e cotone insieme a perle di vetro, resina, legno e argentone.
Ci racconta che l’ispirazione è arrivata mentre era seduta sulla porta del suo Atelier a Populonia, mentre sfogliava il bel volume “L’orafo etrusco” (Protagon Edotori), subito dopo esser tornata dall’ennesima visita al Museo Archeologico di Piombino: i gioielli delle dame etrusche le hanno da sempre rapito il cuore.
E così li ha reinterpretati con il materiale per lei più prezioso dell’oro e delle pietre: la lana della nonna.