Una fitta macchia Mediterranea che scivola sul meraviglioso mare del Golfo di Baratti. Poco prima una casa dalle forme mai viste: una sfida ai canoni tradizionali dell’architettura perché si ispira alle strutture esistenti in natura. Entrare dentro la Casa Dinosauro è un’esperienza unica: sembra di vivere in una favola, ma la sensazione di benessere è concreta e reale. Proprio come quando da bambini giocavamo con la fantasia. La Casa è oggi conosciuta anche come Casa Saldarini, dal nome dell’attuale proprietario che recentemente ha finanziato il restauro.
Giorgini fu un architetto determinato, dalla grande passione civica, amante della sperimentazione di cui l’esempio più estremo è la Casa Dinosauro, disegnata e realizzata con le sue mani e l’aiuto di alcuni muratori nel 1962. La struttura è in cemento su una rete saldata, una tecnica allora poco conosciuta in Italia. Giorgini si ispirò ad analoghe esperienze di Frederick John Kiesler, Rudolf Steiner, Günther Domenig, André Bloc e aveva sperimentato questo connubio strutturale nel giardino di Casa Esagono, sua residenza estiva vicino alla Casa Balena, dove sono ancora presenti i prototipi sotto forma di giochi per bambini, sui quali i suoi figli saltavano a più non posso. La rete saldata va a formare una spirale, come quella dei reperti di un qualche animale estinto arenatosi nella pineta. Ma ad una visione più attenta si riconosce la forma di una balena, come quella che nel Settecento venne pescata nel golfo di Baratti. Senza dubbio Giorgini aveva letto il racconto di Melville, Moby Dick, dove si assiste al trionfo della natura (la balena) sull’uomo. La forma della Casa Balena è tale che le permette di reagire alle sollecitazioni più estreme.
Giorgini vedeva la progettazione con l’intento di riprodurre l’efficienza delle strutture naturali e biologiche di cui ne studiava le forme, gli equilibri e i meccanismi in modo quasi ossessivo. Infatti Giorgini per tutta la vita ha tratto ispirazione dalle forme della natura per realizzare le sue opere. Si inserisce quindi nel periodo nelle architetture organiche che si ispiravano a Frank Lloyd Wright, come la Mensa Olivetti (1959) di Ignazio Gardella.
Giorgini era seduto a cena nella veranda di Casa Esagono quando abbozzò lo schizzo della Casa Balena. Il committente ne rimase subito colpito e gli chiese di sviluppare il progetto. Giorgini gli disse subito che se gli avesse dato la possibilità di realizzare una casa del genere, non avrebbe chiesto soldi per la parcella, ma contemporaneamente non poteva garantire che l’edificio sarebbe rimasto in piedi. Il committente era talmente colpito da quelle forme mai viste che accettò la sfida affermando che se la costruzione fosse caduta avrebbe considerato quella somma come persa al gioco. E vinse la partita! Chi ha avuto la fortuna di vivere nella Casa Dinosauro afferma che dona sensazioni di tranquillità, pace, serenità e benessere. Non è caso infatti che il Golfo di Baratti fu scelto anche dagli etruschi dove costruirono una delle loro città più belle e fiorenti.
Ecco una bella passeggiata nel Golfo di Baratti che permette di vedere la Casa balena.
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