Il mese delle festività ci regala ottimi prodotti dalla terra: frutta e verdura di stagione contengono meno pesticidi e sono più nutrienti rispetto a quelle coltivate in serra. E anche il costo è molto più basso.
NON TUTTI SANNO CHE: DUE STORIE, DUE RICETTE DI DICEMBRE
La ricetta e la storia di un frutto e di una verdura che abbiamo scelto come rappresentativi del mese di dicembre e a seguire la lista della frutta e della verdura. Buon appetito.
Non tutti sanno che il caco, albero esteticamente molto bello e oggi molto diffuso in Italia, proviene dell’Oriente, molto probabilmente dalla Cina, ma è assai diffuso anche in Giappone dove vine coltivato fin dall’antichità. Giunse in Europa alla fine del ‘700 quando il direttore inglese del Giardino botanico di Calcutta ne portò alcuni esemplari nel Regno Unito.
Nel resto d’Europa e in Italia iniziò a diffondersi solo nella seconda metà del XIX secolo. Nel 1870 un albero caco fu piantato nel Giardino botanico di Boboli a Firenze e nove anni dopo altri esemplari all’Orto botanico di Palermo, dove ancora sopravvivono. Per la sua bellezza inizialmente fu considerato solo come pianta ornamentale in parchi e giardini di ogni parte d’Italia. Solo più tardi si diffuse l’abitudine di mangiarne i frutti e, di conseguenza, di intensificarne la coltivazione.
Nel 1916 in Campania fu impiantato il primo diospereto e tuttora il caco si coltiva ampiamente in quelle zone, così come in Emilia-Romagna: sono queste le regioni italiane dove si produce la maggior parte dei frutti che troviamo in commercio. E’ possibile coltivare un albero di caco senza eccessive difficoltà, poiché è una pianta piuttosto rustica, difficilmente vittima di parassiti e che non teme il freddo dei nostri inverni.
LA TORTA DI CACHI
Si possono utilizzare cachi di ogni qualità, sia quelli di consistenza molle, sia i cachi mela della consistenza più dura.
La zucca gialla si associa alla festa statunitense di Halloween. Ma non tutti sanno che da noi la zucca ha tradizioni ben più antiche: tenerla in casa come soprammobile è da sempre auspicio di felicità e di abbondanza. Questa credenza viene dall’Estremo Oriente, area di origine di una specie di zucca conosciuta anche dagli antichi Romani (Lagenaria vulgaris). La notevole quantità di semi ne fa un simbolo di fertilità, tanto che durante la festa nuziale cinese gli sposi bevono nelle due metà della zucca per sottolineare l’unione coniugale.
Le zucche che oggi troviamo in commercio (Cucurbita maxima, pepo e muschiata) sono arrivate in Europa dopo la scoperta dell’America. Si prestano ottimamente ad essere svuotate della polpa e intagliate nella buccia: da secoli vengono usate come contenitori per il pesce. Le varietà più utilizzate sono quelle con il frutto tondo: la ‘Big moon’ (grande luna) raggiunge facilmente il peso di un quintale, ha la buccia arancione e costolature regolari; pure grandissime sono la ‘Gigante quintale’ e la ‘Mammouth’, con la buccia quasi liscia di un bel giallo-arancio, mentre la ‘Marina di Chioggia’, detta anche ‘baruffa’, è grigia e bitorzoluta.
ZUCCA GIALLA SALTATA AL ROSMARINO E VINO BIANCO
LA VERDURA DI DICEMBRE
A dicembre l’orto si concede un po’ di meritato riposo. Infatti, completato il suo cambio di stagione, ci regala le verdure più resistenti al freddo:
PROPRIETA’: digestive e depuranti, sono un’ottima fonte di calcio, minerali, magnesio, selenio, potassio e ferro (specialmente i carciofi) e stimolano il fegato.
LA FRUTTA DI DICEMBRE
Ma dicembre è anche il mese degli agrumi e quindi possiamo affermare che dicembre è il mese della Vitamina C: ed è bene approfittarne! Quindi facciamo il pieno di:
PROPRIETA’: la vitamina C ci protegge dai malanni di stagione.
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