LE DIFFERENZE STILISTICHE
La differenza stilistica ed esecutiva con gli altri affreschi di Simone Martini sembra oggi risultare palese. Eppure i critici hanno sempre attribuito il Guidoriccio a Simone Martini, e i libri di storia dell’arte hanno sempre confermato questa visione.
UN’ALTRA BATTAGLIA CHE CI PORTA SUL MONTE AMIATA
L’affresco che fu scoperto nel 1980 raffigura un personaggio in abiti civili con in mano una spada e un castellano in atteggiamento di resa. Si tratta del conte Aldobrandeschi che nel 1331, dopo la conquista da parte di Guidoriccio del castello di Arcidosso, si arrese cedendo anche Casteldelpiano. Il castello raffigurato in questo affresco sarebbe proprio quello di Arcidosso, come si evince dall’albero (una quercia) che appare su una delle torri: lo stemma della città di Arcidosso, in uso ancora oggi come emblema comunale.
LA DAMNATIO MEMORIAE DI GUIDORICCIO
La figura di colui che potrebbe essere il vero Guidoriccio, ovvero quella in possesso della spada, presenta segni di vernice blu oltre a graffi e sfregi fatti con sassi e bastoni. Guidoriccio fu cacciato da Siena nel 1333 dopo essersi unito ai nemici della città: ecco il vero motivo per cui l’effige del vero Guidoriccio venne cancellata: una sorta di damnatio memoriae, che fu completa quando al posto dell’affresco venuto alla luce nel 1980 fu collocato il mappamondo ruotante (che ha provocato i segni presenti sull’affresco inferiore).
PERCHE’ GUIDORICCIO SAREBBE STATO NUOVAMENTE DIPINTO?
Sappiamo che dopo molti anni il condottiero di ventura fu richiamato a Siena dove morì e fu sepolto con grandi onori.
Probabile che agli inizi del ‘400, si fosse voluto ricordare quel periodo della città e rimettere insieme alle altre l’importante vittoria contro i lucchesi a Montemassi. A conferma di ciò il fatto che l’usanza di celebrare i condottieri a cavallo è arrivata solo nel ‘400.
A questo punto: chi è l’autore del “falso”, ma famosissimo, Guidoriccio? Il mistero della battaglia di Montemassi continua…